lunedì 28 giugno 2010

Un matrimonio per i popoli

Il team di Oxfam International ha realizzato ieri lo stunt finale del G8/G20. Nel cuore di Toronto, uomini e donne da tutto il mondo si sono riuniti per assistere a una storica unione - le nozze del Cancelliere della Germania Angela Merkel e il presidente francese Sarkozy.
Tra il pubblico abbiamo notato qualche leader del G20, anche se alcuni non erano così favorevoli al matrimonio come altri. La relazione della coppia nasce attraverso il loro impegno comune per l'idea di una Robin Hood Tax (link www.zerozerocinque.it) - una tassa molto piccola dello 0,05% che ha il potenziale di raccogliere 650 miliardi dollari l'anno a livello globale.
Naturalmente, Robin Hood ha condotto la cerimonia, e i suoi compagni nel pubblico hanno festeggiato quando nel sentire come il denaro ottenuto dall'imposta potrebbe essere utilizzato:
• In un solo giorno di questa tassa, si potrebbero raccogliere soldi per garantire l'alloggio sicuro ed economico per i canadesi di basso e medio reddito.
• In meno di tre mesi, si potrebbero raccogliere soldi per portare l'energia solare a 2 miliardi di persone in tutto il mondo.
• In poco più di quattro mesi, si potrebbero raccogliere soldi per pagare i debiti dei 48 paesi più poveri del mondo – liberando così risorse indispensabili che potrebbero essere utilizzate per assumere più insegnanti e infermieri.

Ci sono state però alcune obiezioni durante l’unione . Il primo ministro Harper ha affermato che le banche canadesi non hanno contribuito alla recessione e che non devono perciò essere tassate. I leader del G20 di Australia, India e Russia hanno applaudito a sostegno di questa posizione. Una donna del popolo si è alzata in piedi per chiarire che si tratta di tassare il settore bancario nelle nazioni ricche, il cui ricavato servirebbe ad aiutare i paesi poveri. La Robin Hood Tax è una soluzione perfetta in quanto solleva miliardi di dollari per un buon fine e allo stesso tempo tassa il settore più redditizio al mondo che ha svolto un ruolo principale nella recessione economica mondiale.

Il matrimonio è andato avanti nonostante l'interruzione. La Merkel e il Presidente Sarkozy hanno percorso il tappeto rosso, mano nella mano, e pronti a sostenere la Robin Hood Tax al prossimo G20 di Seoul, Corea del sud.

domenica 27 giugno 2010

Bill Nighy intervista ad Huntsville i leader del G8 uno per uno.

L’attore Bill Nighy è andato fino a Huntsville a fare delle domande piuttosto dirette ai leader del G8 in modo da scoprire cosa intendono fare al vertice di quest’anno. Le interviste si sono tenute in un Bed and Brekfast appartato nelle periferie della città, in un’atmosfera intima si è presentata un’opportunità unica di parlare in privato con i leader globali.


GUARDA IL VIDEO

Primo ad essere intervistato è stato il Primo Minstro Harper, che presiederà le negoziazioni. Indossando orgogliosamente la maglia da hockey dei Calgary Flames, ha svelato di vedersi in un ruolo chiave per bloccare le decisioni importanti dall’agenda. Bill Nighy sembrava sconvolto ma per niente sorpreso. Ci sono stati alcuni momenti clou, come quando il Primo Ministro Kan ha rimproverato gli altri leader per averlo preso in giro essendo nuovo al Summit, o quando Berlusconi ha storto il muso a Bill Nighy ed è sparito improvvisamente alla richiesta di parlare del suo contributo ai Summit passati, e senz’altro, le imitazioni di Ali G di Bill Nighy tra le riprese.
Le interviste con i leader del G8 ci lasciano leggermente preoccupati, ma forse erano soltanto un po’ ansiosi per via delle negoziazioni che si avvicinano. Brindiamo alla speranza che questa anno ci dimostreranno che abbiamo torto. Salute!

sabato 26 giugno 2010

Tanto fumo e niente arrosto...Aut-aut inaccettabile del G8!

Mentre il team Oxfam, in Canada, si prepara a salutare la loro ormai cara casa a Huntsville e i leader del G8 arrivano in città, qui abbiamo appena sentito che è già uscito un comunicato sui fondi dedicati alla salute materna (strano visto che ancora non hanno neanche incominciato le negoziazioni!) Mentre all’apparenza può sembrare un ottima notizia in realtà rappresenterebbe un vero disastro per milioni di poveri. Perché? In effetti i leader globali stanno mettendo le loro vecchie promesse, $50 miliardi di più in aiuti, sotto il tappeto e adesso stanno ridistribuendo vecchi fondi per finanziare questa nuova iniziativa. Questo significherebbe che le persone più povere, già colpite maggiormente sia dal cambiamento climatico che dalla crisi economica, dovranno scegliere per esempio tra l’istruzione dei loro bambini e le cure per la salute materna. Sono in tanti quelli ad essere indignati e che denunciano apertamente questa ingiustizia. Leggi lo scontento di Scarlett Johansson, Annie Lennox, Gael Garcia Bernal e molti altri attivisti e Ambasciatori Oxfam.

Dorothy Ngoma, Direttore esecutivo delle Infermiere e Ostetriche del Malawi ha affermato:

“Come ostetrica credo che sia cruciale investire nella salute materna, ma so anche che è essenziale avere cibo sulla tavola e acqua potabile da bere. Nessuno dovrebbe essere costretto a scegliere tra queste cose. Nuove promesse non serviranno a niente se quelle vecchie saranno ignorate”

‘Rendicontazione creativa’ – un gioco mortale per le persone povere

Sembra quasi che appena nuovi leader vengono eletti gli impegni passati vengano dimenticati e rimpiazzati da nuove promesse .
Quando si parla delle ‘vecchie promesse sugli aiuti’ il verdetto è ormai arrivato: mancano ancora $20 miliardi dai grandi del mondo. Vi sembra molto? L’introduzione di una Tassa sulle Transazioni Finanziarie (FTT– http://www.zerozerocinque.it/ ) potrebbe raccogliere $650 miliardi all’anno.

I leader del G8 si sono persi?

Il team di Oxfam ha cominciato molto presto stamattina lasciando l’hotel Highwayman Inn a Orillia, Ontario per dirigersi verso Huntsville nelle prime ore del mattino per preparare il nostro secondo stunt per il vertice G8 (guarda il video). Anche se eravamo a posto con la tabella di marcia, sembrava quasi che le ‘big heads’ avessero perso la strada. Si trovavano davanti ad un bivio ed erano di fronte a una decisione difficile: riusciranno i G8 a trovare la propria strada e a rendere questo Vertice un punto di svolta nella lotta contro la povertà, o saranno semplicemente turisti smarriti nella regione di Muskoka in Canada?


Nel tentativo di raggiungere un consenso, le big heads riuniti intorno ad una mappa cercano di capire come condurre i negoziati. Il primo ministro Harper è convinto che continuare con il percorso attuale è la scelta migliore, mentre il Cancelliere Merkel e il presidente Obama valutano di cambiare corso. Aiutiamo i leader G8 a trovare la strada. Mentre il G8 negozia il nostro futuro, sanno che più di un miliardo è il numero di persone che soffrono la fame oggi, contro gli 800 milioni di due anni fa. L'Africa occidentale si trova oggi ad affrontare una situazione estrema, dove più di 10 milioni di persone affrontano fame e malnutrizione a causa di siccità, cattivi raccolti e prezzi dei prodotti alimentari.


Non possiamo permetterci di accettare la solita minestra riscaldata dobbiamo rendere chiara la scelta ai nostri leader. L’anno scorso, il G8 ha promesso 22 miliardi dollari in tre anni per combattere l'insicurezza alimentare. Tuttavia, il G8 deve aver avuto qualche problema visto che il denaro deve ancora materializzarsi. Facciamo in modo che trovino la strada nel 2010.

venerdì 25 giugno 2010

Il G8 deve impegnarsi per gli aiuti e per la mortalità maternal: Attore Bill Nighy a colazione con i media















Bill Nighy
, attore e ambasciatore Oxfam, ieri ha parlato delle promesse spezzate durante una colazione con i media a Toronto poco prima dell’inizio del G8 2010.
L’infermiera malawiana e attivista Dorothy Ngoma si unisce a Nighy nel chiedere che migliorino il servizio sanitario per madri in attesa affinché si evitino i 350,000 decessi di donne e ragazze che muoiono durante la gravidanza o il parto ogni anno.
Ngoma, Direttore esecutivo delle Infermiere e Ostetriche del Malawi, ha oltre 32 anni di esperienza come infermiera, formatrice e in advocacy.Nighy, star di ‘Love Actually’ e ‘I Pirati dei Caraibi’ e il prossimo e ultimo ‘Harry Potter’, ha un record lunghissimo di attivismo e impegno nella lotta contro la povertà e, tramite il suo lavoro con Oxfam, ha visto in prima persona come gli aiuti possono veramente migliorare le vite delle persone.  Ha partecipato al G8 in Giappone ed è una figura principale della campagna per la ‘Robin Hood Tax’, sulle transazioni finanziarie nel Regno Unito (In Italia vedi www.zerozerocinque.it).

La nuda verità. Il G8 si copre dietro una foglia di acero!

Ieri a Huntsville, Canada, è stato svelata la verità sugli 8 leader mondiali del G8. Benché la salute materna abbia apparentemente la priorità assoluta durante il vertice quest’anno, la realtà racconta ben altra storia. Durante i due giorni del Summit in fatti altre 1900 donne e ragazze moriranno per cause evitabili. Oxfam ha mandato un messaggio chiaro e forte ai leader – è ora di voltare pagina. Nudi davanti alla realtà, niente più scuse. Mantenete le promesse. Adesso.

I ‘Big Heads’ hanno attirato l’attenzione dei media ieri mattina a The Cottage a Huntsville in Canada, nascosti dietro un banner che diceva ‘Keep your Promises’.
Poco dopo hanno deciso di tornare alle vecchie abitudini, lasciando scivolare via il banner e mostrandosi per quello che sono. I ‘Big Heads’ sono rimasti in piedi, cercando disperatamente di nascondersi dietro quello che gli era rimasto – alcune foglie di acero.
Chiediamo che le negoziazioni di Muskoka siano un punto di svolta – devono andare oltre le parole e impegnarsi veramente nell’affrontare la mortalità materna a livello mondiale.

giovedì 24 giugno 2010

G8: povertà zero, ancora un miraggio. Adesso hanno una seconda opportunità

Cinque anni fa Oxfam ha fatto parte del più grande movimento mai avvenuto sotto il titolo di ‘Make Poverty History’. La campagna aveva una lista di obiettivi ambiziosi quanto realistici per richiedere ‘Più e Migliori Aiuti’, un ‘Commercio Equo’ e la ‘Cancellazione del Debito’. Gli attivisti di ‘Make Poverty History’ hanno chiesto ai leader del G8 di scrivere un pezzo importante della storia, provvedendo ai passi necessari per eliminare una volta per tutte la povertà globale.Questa ampia mobilitazione ha portato ad azioni concreti da parte dei governi i quali hanno creato un cambiamento reale e duraturo nelle vite di tante persone.

Abbiamo chiesto ai paesi donatori di fornire almeno $50 miliardi di più in aiuti, di impostare un piano vincolante fino a raggiungere una spesa pari al 0,7% del redito nazionale per gli aiuti, e abbiamo chiesto che facciano sì che gli aiuti siano più efficaci per le persone più povere. La Francia, la Germania, l’Italia e il Giappone hanno fallito nel trovare il denaro che hanno promesso per aiutare i poveri. L’Italia è la pecora nera del gruppo. Il Canada si trova anche indietro, ma comunque più vicino al traguardo. Il Regno Unito – che ha preso l’impegno più ambizioso – è sulla buona strada per raggiungere la sua promessa entro il 2010, inoltre ha promesso di raggiungere il target dello 0,7% del redito nazionale in aiuti dal 2013 in poi. Gli Stati Uniti hanno mantenuto la loro promessa – ma soltanto perché la somma promessa era comunque molto bassa – gli USA non si avvicina neanche minimamente al target posto dall’ONU che prevede una spesa del 0,7% del redito nazionale per gli aiuti.

Non tutte le richieste fatte dagli attivisti di ‘Make Poverty History’ sono state mantenute. Ciononostante siamo riusciti a impegnare il G8 in una promessa davvero storica. Quest’anno il tempo per mantenerla scade, e la notizia è già arrivata: il G8 non ha mantenuto le promesse. E’ chiaro ormai che, mentre la cancellazione del debito e alcuni incrementi negli aiuti hanno creato dei benefici notevoli per i più poveri nel mondo, circa il 40% dell’aumento degli aiuti promesso non è stato ancora consegnato. Questo significa che c’è una lacuna di $20 miliardi nella promessa fatta dal G8 – abbastanza da permettere a ogni bambino di andare a scuola, o di salvare milioni di bambini dalla malaria.

Ancora più scandaloso è il fatto che soltanto $11 miliardi dei $25 miliardi promessi all’Africa sono raggiunti al continente. Questo è il continente più povero al mondo, ciò nonostante il G8 ha fallito qui più che nelle altre parti del mondo. Mentre in Nigeria soffrono di nuovo la fame, questi soldi costano vite reali.

Abbiamo già raggiunto molto - ma c’è ancora molto da fare. Dobbiamo investire nel futuro. Adesso.

G8 e G20: verrete giudicati per ciò che fate, non per quello che dite

Quelli di noi che imploravano i leader mondiali di prendere seriamente il cambiamento climatico hanno tirato un sospiro di sollievo all’inizio della settimana scorsa, quando finalmente il governo Canadese ha ascoltato le richieste, dopo tanta pressione degli ambientalisti, dei Nobel per la Pace e dei Paesi progressisti, che chiedevano di inserire il cambiamento climatico nelle agende sia del G8 che del G20.


Campaigners, provenienti da tutte le parti del mondo, erano rimasti sbalorditi dalle prime indicazioni che il cambiamento climatico sarebbe stato totalmente ignorato dai vertici. Perfino l’ex Primo Ministro canadese, Paul Martin ha implorato i leader di ‘mandare segnali forti’ affinché il prossimo incontro per le negoziazioni sul clima in Mexico abbia una possibilità di successo.

Queste sono ottime notizie: Il Clima deve rimanere in cima all’agenda globale. I G8 e G20 sono le prime granie opportunità che si presentano ai leader mondiali per discutere il cambiamento climatico dopo le delusioni di Copenhagen l’anno scorso.

E’ chiaro che la prova durante i vertici non si basa sul pronunciare le parole ‘cambiamento climatico’ o meno bensì su cosa si decide di fare in merito. Il successo dell’incontro dovrebbe essere giudicato sull’ambizione delle azioni proposte dai leader: andranno avanti con gli impegni già presi a Copenhagen per fornire il denaro necessario affrontare il cambiamento climatico? Si impegneranno ad assicurare che questo denaro non verrà deviato da altre priorità degli aiuti allo sviluppo?


Oxfam chiede al G8 di:
• Fornire i $30 miliardi promessi per il clima entro il 2012
• Fare progressi verso la crezione di un Fondo Clima che sia giusto e sufficiente per assicurare finanziamenti a lungo-termine
• Far sì che non saccheggiano i budget degli aiuti già stanziati affinché aiutino i Paesi poveri ad affrontare il cambiamento climatico

Trovare i soldi necessari per affrontare il cambiamento climatico in realtà è più facile di quanto potreste pensare. Ci sono nuovi meccanismi tramite i quali raccogliere fondi, come per esempio la tassa sulle transazioni finanziarie, la quale potrebbe fornire non solo il necessario ma molto di più.

Il G8 e G20 verranno giudicati sulle azioni e decisioni che prenderanno. Le parole da sole non bastano!

martedì 22 giugno 2010

Stasera più di 1 miliardo di persone andranno a letto affamate

Le famiglie del distretto di Liben in Etiopia affrontano oggi giorno carenze di tutti i tipi – pioggia, pascolo, cibo. Dalla siccità dell’anno scorso, in combinazione con l’aumento notevole dei prezzi alimentari, intere comunità hanno dovuto affrontare il peso della fame. In Etiopia, la fame affligge continuamente oltre 8 milioni di persone.
E nell’Africa orientale e il Sahel, almeno 10 milioni di persone affrontano una crisi alimentare a causa delle piogge erratiche, che portano sia ad un raccolto povero che ad una carenze di acqua. Queste pericolose precipitazioni stanno diventando, purtroppo, più comuni come risultato diretto dei cambiamenti climatici.
"La siccità è come il fuoco" ha detto uno degli anziani dall’Etiopia. "Ha distrutto ogni casa”.

Le donne sono quelle colpite maggiormente

Sono più donne che uomini a soffrire la fame, ciò nonostante le donne fanno parte della soluzione. Producono tra il 60% e l’80% degli alimenti nei Paesi in via di Sviluppo, e hanno un ruolo fondamentale nel nutrire le loro famiglie e le loro comunità. Ma alle donne contadine spesso manca un accesso equo alla terra, all’acqua, ai mercati, al credito, e sono lasciate sole nel combattere gli impatti del cambiamento climatico.

Cosa c’è in agenda per i vertici del G8/G20?
Questa settimana, i leader dei Paesi del G8 e G20 si incontrano in Canada, l’altra parte del mondo dall’Etiopia e dall’Africa orientale, per discutere sulle tematiche più urgenti – tra cui, come affrontare la fame globale.
Viviamo in un mondo che ha la capacità di produrre abbastanza cibo per tutti – e ciò nonostante, più di un miliardo di persone nel mondo sono cronicamente malnutriti. Questo numero è in aumento dai 800 milioni di solo due anni fa. L’incremento drammatico della fame negli ultimi anni è il risultato sia del picco dei prezzi alimentare nel 2008 che della crisi economica che ha seguito.
Le famiglie devono prendere delle decisioni durissime per riuscire a portare del cibo sul tavolo – decisioni come togliere i figli dalle scuole, vendere la propria l’unica mucca o abbandonare cure mediche. Ogni giorno, oltre 25,000 persone muoiono per cause correlate alla fame. Questo è semplicemente inaccettabile!

Promesse, promesse. Ma i leader globali sborseranno i soldi?
Nel 2000, i leader mondiali hanno promesso di dimezzare il numero di persone colpite dalla fame entro il 2015. A meno che i leader mondiali incrementino seriamente i loro sforzi, non arriveremmo neanche vicino a questo traguardo.
Al G8 e G20 ci aspetteremmo una somma di denaro significativa sul tavolo. Perché nessuno dovrebbe soffrire la fame.

Né mobili né bidoni per strada – Toronto è pronto per i vertici G8/G20

Sono arrivata a Toronto, Canada, per portar avanti il lavoro di campaigning di Oxfam durante i vertici G8/G20 dal 25 al 27 luglio. Abbiamo tantissimo in programma quindi tenetevi aggiornati!

Prima si incontrerà il G8, in quello che è stato sopranominato ‘il Muskoka Summit’ per circa una giornata. Poi il G20, che si riunirà a Toronto per un altro giorno e mezzo. Il G8 ha un’ampia agenda di tematiche di cui occuparsi, quali la salute materna, sicurezza, terrorismo ecc. Il G20 invece focalizzerà sulla finanza e il recupero economico a livello globale.

A Toronto stanno già mettendo in piedi un recinto di sicurezza e tutti gli “obiettivi mobili” come cassonetti, strutture rimovibili e mobili ecc sono stati rimossi in nome della sicurezza. Gli attivisti arrivano da tutte le parti del mondo per assicurarsi che anche la loro voce sia ascoltata. Ma forse ti starai chiedendo perché dovrebbe interessarTI ancora un altro vertice tra uomini potenti?

1. Promesse, promesse, promesse. I Paesi ricchi hanno fatto delle promesse nel passato, e bisogna che le mantengano. Hanno promesso aiuti (0,7% del PIL), hanno promesso del denaro per combattere la fame, hanno promesso di investire nella salute materna e quella infantile, hanno promesso del denaro per il clima. Noi siamo qui per smascherare quello che accade veramente dietro quelle porte chiuse, raccontartelo e dirti cosa puoi fare TU per far sì che anche la tua voce sia sentita.

2. Cambiamenti climatici – non è uno show secondario. Questo è la prima grande opportunità per i Leader mondiali per parlare del cambiamento climatico dall’anno scorso a Copenhagen a dicembre, dove hanno fallito nel fornire al mondo l’accordo giusto, ambizioso e vincolante sul cambiamento climatico di cui ha disperatamente bisogno. Al momento, il padrino dei vertici, il premier canadese Stephen Harper, sta sminuendo l’importanza del clima malgrado la pressione globale – lui lo considera una “show secondario”. Noi non siamo d’accordo. Il cambiamento climatico sta minacciando milioni delle persone più povere in questo momento e deve essere l’inizio e parte principale di qualunque discussione politica . Una parte chiave del puzzle che è il cambiamento climatico è assicurare che il denaro incominci a scorrere verso coloro che ne hanno più bisogno, adesso.

3. Ma quanto è $1 miliardo veramente? Il contesto canadese mette in risalto alcune domande interessante riguardo a come il denaro è speso e come dovrebbe essere speso. Il Canada spenderà $1 miliardo in sicurezza per il vertice di tre giorni (l’anno scorso i vertici G20 a Londra sono costati soltanto $30 milioni). $1 miliardo è anche la quota che Oxfam considera ‘adeguata’ per un Paese come il Canada, come contributo ai $30 miliardi della famigerata Fast Start finance, denaro che è già stato promesso per il clima nell’arco dei prossimi tre anni. Inoltre il Canada spende intorno ai $2 miliardi all’anno in sussidi per l’industria dei combustibili fossili, alimentando così il cambiamento climatico. Secondo te ha senso? Io non penso proprio.

4. Aspetta, ma perché non investire nel futuro? Il Canada è fortemente contro l’introduzione della Tassa sulle Transazioni Finanziarie (FTT), una piccolissima tassa che può aiutare nel raccogliere centinai di miliardi di dollari (vi prego, fate il paragone con i numero sopra menzionati!), denaro che crediamo dovrebbe essere utilizzato per combattere la povertà a casa e all’estero e per la lotta al cambiamento climatico. Puoi leggerne di più qui e qui e firmare la petizione qui

Quindi, tu cosa puoi fare ADESSO?

Non cambiare canale e tieni sott’occhio il nostro centro digitale per le ultime notizie, le foto e altro. Tweeta, scrivi il tuo proprio blog, urla e passa la parola! Puoi scoprire ancora di più qui
Firma con il tuo nome: firma tutte le petizioni che puoi sul clima, sulla povertà e sull’economia globale. Noi raccoglieremmo tutti nomi da tutte le parti del mondo per il ‘handover’ a Canada – i numeri fanno la somma! Incomincia qui

lunedì 7 giugno 2010

Non far cadere la palla degli aiuti (di Ian Sullivan)

Amo il calcio. Amo anche lavorare per Oxfam. Sono due delle mie più grandi passioni e vi assicuro che posso essere abbastanza fissato al riguardo. Nonostante sia in grado di ricordare che L’Everton club ha vinto la Coppa delle Coppe negli anni 80 sono qualcosa di più di un fissato del pallone. Il calcio mette in contatto le persone in tutto il mondo, tuttavia non ci sono molte occasioni di usarlo nel mio lavoro.
Questa estate, però, c'è la Coppa del Mondo - una festa del calcio globale che catturerà l'attenzione di tutto il mondo. Ciò genererà passione ed entusiasmo su scala enorme. Oltre a garantire i riflettori puntati sull'Africa.
Abbiamo voluto trasformare tutto questo in qualcosa che possa veramente cambiare il mondo. Volevamo entrare in contatto con i tifosi e i sostenitori di Oxfam in tutto il mondo e dare loro la possibilità di esprimersi in modo significativo. Così, abbiamo deciso di creare un gioco massiccio di ‘palleggi’ e dire ai nostri politici di 'Non far cadere la palla degli aiuti’.
Prendi un pallone e una macchina fotografica e filmati mentre palleggi senza far cadere la palla. Sia che tu ne faccia uno, due o venti i tuoi palleggi faranno parte di una catena di video sorprendente, che collegherà le persone di tutto il mondo a cui interessa la lotta alla povertà.
Non c'è bisogno di essere bravo, dai un'occhiata ai nostri video http://www.dontdropaid.org/
Mostreremo il tuo video ai leader mondiali durante la Conferenza sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) delle Nazioni di New York nel mese di settembre. Gli OSM hanno il potere di rivoluzionare la vita delle persone nei paesi poveri. Infatti 10 anni fa, i leader mondiali hanno sottoscritto questi 8 obiettivi, impegnandosi a dimezzare il numero di persone che vivono in estrema povertà entro il 2015.
Purtroppo i paesi ricchi non stanno fornendo tutti i soldi per questi aiuti vitali, necessari a trasformare gli obiettivi in realtà, e la Conferenza di settembre- insieme ai tuoi palleggi – possono rimettere in moto questo sviluppo vitale.
E allora che stai aspettando, prendi una palla e filmati. Forniamo ai potenti un promemoria tempestivo per fargli mantenere le promesse sugli aiuti – oltre ovviamente a testare le vostre abilità con la palla!
E se volete capire perché lavoro per Oxfam invece di giocare per l'Everton, date un'occhiata al mio video! http://www.dontdropaid.org/video/41/